Coni, no alla riduzione delle ore di educazione fisica |
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«Non
siamo d’accordo sulla riduzione delle ore settimanali, da due ad una,
di educazione fisica. E’ una questione culturale, pensavamo fosse
ormai alle spalle l’idea che questa materia fosse un qualcosa in più
nell’ambito scolastico». Il presidente del Coni Gianni Petrucci,
durante la conferenza stampa che ha fatto seguito alla Giunta Nazionale
del Coni, si sofferma su uno degli aspetti della riforma Moratti, il
passaggio dalle due ad una sola ora di educazione fisica settimanale per
gli studenti dai 14 ai 19 anni. «Ho sentito ieri telefonicamente il
ministro - ha sottolineato Petrucci - ed oggi le invierò una lettera
per renderle nota la preoccupazione della Giunta. Non vogliamo
"rompere" con la Moratti, la nostra non è una sfida politica,
però non condividiamo questa scelta: sensibilizzeremo sull’agomento i
nostri olimpionici ed il 2 febbraio, il giorno prima del Consiglio
Nazionale, ci riuniremo a Roma: in un periodo in cui il governo vieta il
fumo e combatte l’obesità, il mondo dello sport non può essere
ultimo tra gli ultimi, visto che già in Europa abbiamo il minor numero
di ore di educazione fisica nelle scuole. E poi, bisogna tutelare gli
stessi professori di educazione fisica». 19/1/2005 |